BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


mercoledì 4 aprile 2012

IL "FENOMENO" VICHI E IL TENTATIVO DI CANCELLARE IL NEOFASCISMO

Lasciate che mi prenda una soddisfazione ogni tanto. Tempo fa riportavo le cronache dell'accanimento contro Casapound dopo i fatti di Firenze, sottolineando come essa fosse presa di mira in rappresentanza di un intero mondo, e ponevo l'attenzione sul possibile ritorno di un clima d'odio e di persecuzione politica. Bene, è passato un po' di tempo da quel mio modesto scritto e gli eventi sono andati proprio in questa direzione: c'è stato l'episodio delle pietre d'inciampo, la denuncia al responsabile nazionale di Casapound, Gianluca Iannone, e l'assalto al Circolo Futurista; ma ci sono state anche le polemiche dell'ANPI per l'intitolazione di strade e piazze ad Almirante, le aggressioni ai ragazzi di Forza Nuova e della Fiamma Tricolore, le parole di D'Alema, presidente del COPASIR, sul ritorno degli opposti estremismi eccetera. Avevo dato, insomma, un triste vaticinio su ciò che sarebbe successo e che poi è realmente accaduto. In parole ancor più povere: ci avevo preso. "Evviva!" (Notare il sarcasmo).
Dopo le denunce, le aggressioni dei centri sociali e lo sfogo dei giornalisti sui media, non poteva mancare il contributo della concubina di palazzo. Stavolta il ruolo è toccato a Caterina Guzzanti, che durante la trasmissione "Un,due,tre: stella!", (un programma che, quando va bene, non arriva al 5% di share, pensate un po' ! ), ha iniziato ad imitare Vichi di Casapound. Si tratta di quella che, secondo la sedicente comica, è la militante-media: ignorante, ingenua, facilmente raggirabile, vittima del suo fidanzato che l'ha costretta ad iscriversi all'associazione, incapace di spiegare le inizative che propone e con la testa infarcita di frasi fatte. Un messaggio piuttosto chiaro quello la Guzzanti vuole mandare ai suoi sparuti telespettatori: i militanti della cd. "estrema destra" sono dei perfetti imbecilli e non vale neanche la pena di prenderli sul serio.
Lasciamo stare ogni commento su questa signorina. Diciamo soltanto che questa "mente eccelsa" deve davvero molto a quel gran trasformista della politica che è il paparino, il quale, forte della sue conoscenze e della sua posizione di potere, ha inserito i figlioli nei salotti televisivi e negli studi cinematografici. La "famigghia" è la "famigghia" anche per questi ammirevoli signorotti democratici!
Non è però questo che mi interessa. Mi sta molto più a cuore sottolineare come la realtà dei fatti sia molto distante da quanto la Guzzanti, i media e i politici vorrebbero farci credere. Qui siamo davanti a migliaia di ragazzi, appartengano essi a Casapound, a Forza Nuova o a qualsiasi altra associazione, partito o circolo neofascista, che hanno cominciano ad aprire gli occhi e ad interrogarsi sulla realtà che li circonda. E cosa vedono? Un Paese allo sbaraglio, senza presente né futuro, soffocato come è dalle spire del capitale bancario e finanziario, una classe politica di inetti e corrotti, un circolo di presunti intellettuali incapaci di proporre uno straccio di soluzione al disastro attuale. Piuttosto che rassegnarsi ad un oggi alle dipendenze di mamma e papà e ad un domani di miseria e disoccupazione, hanno scelto di organizzarsi per studiare un'alternativa a questo sistema di cose, ormai prossimo alla marcescenza. Così, hanno preso a modello tutti quegli uomini che, in tempi non sospetti, ci avevano messo in guardia dall'avvento del capitalismo finanziario, fossero essi Pound, Mussolini, Che Guevara, Evola, Pasolini, Ghandi, il Dalai Lama o chiunque altri vogliate, senza fare alcuna distinzione ideologica, senza badare all'etichetta politica. Si sono impossessati delle loro idee e hanno visto in esse uno spiraglio di salvezza, una tenue luce di speranza. Rassicurati dal sogno di realizzare un mondo diverso, si sono poi messi all'opera, cercando di trasformare quelle idee in azione politica, sociale ed economica. Ed allora ecco venir fuori il progetto del mutuo sociale e la riforma del sistema bancario; le richieste per l'uscita dall'Euro, dall'Unione Europea e dalla nato e per la sovranità monetaria; le battaglie per fermare l'immigrazione selvaggia e per contrastare la "precarizzazione" del lavoro; le presentazioni dei libri più disparati per far circolare idee e proposte, e i concerti e le sfide di calcio e basket per cercare di avvicinare sempre più gente.
Come biasimarli per tutto ciò? O meglio: come biasimarci, (mi ci metto anche io, sperando che nessuno si offenda!), per aver osato leggere, per aver detto: "signori, l'Italia sta morendo!", e per esserci arrischiati nel proporre alternative concrete? Non sarà mica che questo slancio vitale, questo sprizzo di gioventù e questa voglia di aria nuova, fresca e pulita vi spaventa? Non sarà che la richiesta e il desiderio di un mondo più equo e trasparente mette a repentaglio i vostri loschi affari e i vostri disgustosi privilegi? Non sarà che non sapete più come inquadrarci perché non rispondiamo più a nessuna delle vostre sterili classifazioni e, allora, cercate di deriderci e demonizzarci?
Una cosa soltanto, cari signori, mi dispiace e spesso non mi fa dormire la notte: malgrado la comunanza di vedute ed obiettivi, non riusciamo ancora ad essere una sola anima ed un sol corpo. Manca ancora un potente collante che, forse, prima o poi verrà. Allora sì che ne vedremmo delle belle; allora sì che vi resterà ben poco da sghignazzare; allora sì che verrete inchiodati alle vostre responsabilità per i vostri assurdi crimini. Attenti!

Roberto Marzola.

2 commenti:

  1. se mai potrò vantare un minimo di saggezza non potrò farlo senza dover prima ringraziare mia nonna e quanto mi abbia insegnato. ogni volta che impazzivo dalla rabbia "la mia vecchietta", per rasserenarmi, mi invitava a riflettere da chi mi arrivava l'offesa. mi chiedeva di valutarne l'intelligenza, i comportamenti, l'onestà mentale. era come acqua sul fuoco. mi calmavo presto ed altrettanto riuscivo a ridere. stesso discorso dovrebbe valere per la guzzanti. il suo pedigree è già tutto una risata (sempre meglio di un pianto) e tanto già basterebbe per non prenderla in considerazione come, di fatto, già avviene visti i numeri del suo share. d'altra parte cosa aspettarsi da chi si è nutrita solo di quello che noi aborriamo e cerchiamo di combattere? lasciamola fare perchè alla lunga sarà evidente a tutti quanto sia lungo il suo naso e quanto corte le sue gambe. tutto a nostro vantaggio. questo, però, non giustifica che nel nostro ambiente tutti si sentano di poter comiziare senza averne le prerogative. dovrebbe essere compito degli addetti alla propaganda a porre un veto alla incontrollata comunicazione verso l'esterno proprio per evitare l'effetto vichi senza il quale avrebbero veramente poco da scrivere. per quanto riguarda la fisicità della contrapposizione con i rossi ... è la logica conseguenza di un avvelenamento delle coscienze che per circa 70 non ha mai trovato tregua. mi meraviglia, anzi, che il livello sia ancora relativamente accettabile. un pò per l'intelligenza di chi sa limitare l'arma della reazione solo alla difesa personale ed un pò per la pochezza degli aggressori abituati alla sola valutazione del numero ma non della qualità. un pò la storia di sempre che ha consentito alla gioventù nazionale di sopravvivere allo tsunami con falce e martello. ora, però, consentimi un azzardo mentale, caro roberto. ..... e se la fisicità della contrapposizione aumentasse? se tornassero i tempi dove il semplice rincasare era motivo di vere e proprie strategie? se il passeggiare, l'andare al cinema o acquistare un particolare giornale diveniva una scommessa per la propria incolumità? so, per vissuto, che quelli erano tempi dove nell'ambiente non c'erano divisioni, attriti, competizioni. e quanto anche ci fosse stato qualche mugugno ci si ritrovava tutti uniti contro il nemico comune. esattamente come guerrieri greci che nell'avvistare le schiere straniere abbandonavano le dispute interne per erigire un unico ed agguerrito baluardo. vuoi vedere che non riuscendo ad individuare l'uomo adatto a fare da collante per tutto l'ambiente possa diventarlo un pò di giovanile esuberanza? perdonami ma mi ritorna alla testa lo scandire di un vecchio slogan: attenti compagni se il governo vi perdona c'è la gioventù del fronte che vi bastona. troppe volte in 10 contro 100 ma con la forza di una sola idea: quella vincente!!! starò impazzendo? .... forse!!!

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    1. Che tu ci creda o no, Nino, sai in quanti mi hanno detto le tue stesse parole? Praticamente tutti gli ex militanti del Fronte che ho conosciuto. Anche loro mi hanno detto che, ai tempi, si riusciva quasi ad essere una cosa sola, accerchiati come si era dall'odio dei compagni. Tuttavia, mi chiedo una cosa: ma deve essere sempre un fattore esterno e contingente, porca miseria? Possibile che non si riesca a trovare un elemento di coesione interna dovuta, magari, alla comunanza di finilità e dalla "compassione", (nel senso di provare gli stessi sentimenti) ? Dobbiamo sempre aspettare la divina provvidenza o l'evento favorevole? Non possiamo organizzarci diversamente? Mi sembra tutto così logico, eppure...
      Lasciamo perdere, altrimenti mi logorerò presto il fegato proseguendo di questo passo.

      Eja!

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