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Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 17 luglio 2012

MONTEGRANARO: STORIA DI UN PAESE CHE SCOMPARE. GRAZIE GLOBALIZZAZIONE. GRAZIE DEMOCRAZIA


Vi annoio con la storia, passata e presente, del mio paesello, Montegranaro:  13.000 anime affacciate sull’Adriatico, con le spalle protette dai Sibillini e i piedi bagnati dal Chienti. Lo faccio perché potrebbe essere il simbolo di una realtà umana, economica e sociale di un’Italia destinata a scomparire.
Una volta era una cittadina di eccellenze, in particolar modo calzaturiere. Una storia di artigiani ed imprenditori che risale addirittura al 1800, allorché un certo Granatelli prese a lavorare in paese le prime “chiochierette”, apprezzate sin da subito fino a Roma. Da quel momento in poi, la fama di quella che una volta fu la Veregra romana crebbe di anno in anno, specie sotto il Ventennio, (allorquando giunsero in paese i primi macchinari), e durante gli anni del boom economico del 1950-60. Montegranaro diviene in poco tempo la capitale italiana del settore calzaturiero, con imprese, botteghe e laboratori sparsi in ogni angolo della città. La sua fama, intanto, valica i confini nazionali ed i suo prodotti vengono apprezzati in tutto il mondo. Il benessere portato dall’industria è grande. Nei paesi del circondario, addirittura, si favoleggia che più di una famiglia a Montegranaro abbia maniglie d’oro in casa e la Ferrari in garage. Suggestioni e dicerie popolari, certo, ma che descrivono bene lo stato di agio conosciuto da queste parti.
Poi però tutto si è interrotto. I vari periodi di congiuntura economica hanno messo a dura prova la capacità produttiva e imprenditoriali dei calzaturieri di Montegranaro. In tanti, troppi, hanno esportato l’attività all’estero, nei Paesi emergenti; in tanti, troppi, hanno addirittura insegnato tecnologia e metodi di produzione in Paesi sottosviluppati. Numerose imprese hanno chiuso i battenti; i laboratori e gli opifici industriali ormai sono solo un ricordo, buono al massimo per una cartolina. Iniziano a vedersi scene raccapriccianti pure nel sociale, anche per colpa -spiace dirlo- di un’amministrazione troppo impegnata a prepararsi per l’imminente arrivo dei marziani, (vera fissa dello storico sindaco di Montegranaro!), per occuparsi dei problemi locali. Il centro storico cade a pezzi. Né il Comune, né i privati fanno nulla; solo qualche associazione prova - taluna spesso con fare demagogico ed interessato- a rimboccarsi le maniche. Con l’unico risultato che al posto del luogo della memoria di un paese di collina abbiamo un’autentica casbah, popolata da immigrati per lo più di religione musulmana. Così,  il dialetto montegranarese è stato soppiantato dall’arabo; invece degli Svampa e dei Luciani troviamo gli Abdul e i Mohamed; dove una volta c’erano le signore con il grembiule a lavorare le scarpe nel garage sotto casa, adesso troviamo le donne intabarrate nei loro veli. Una grave perdita d’identità, anzi un delitto contro di essa, che rischia di essere devastante per il futuro.
Ma c’è di più. Nel corso degli anni sono nate vere e proprie gang di marocchini e albanesi, che terrorizzano i loro coetanei con atti di bullismo e furti di lieve entità. Furti che in certi episodi hanno riguardato anche macchine e appartamenti, rimasti spesso impuniti, dato che chi li aveva commessi è ancora minorenne ed è libero di starsene notte e giorno al bar in piazza, (ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto).  Dalle ruberie siamo poi arrivati alle risse tra albanesi e marocchini nei vicoli di paese e al “presidio”, da parte di queste bandarelle di piccoli criminali, di alcune zone poco illuminate del paese. Dulcis in fundo, sono state avvistate anche le prime prostitute, forse ghanesi o nigeriane, che offrono le proprie prestazioni ai passanti increduli, perché le lucciole di strada da queste parti non s’erano mai viste. Tutto ciò nel giro di pochi mesi; tutto mentre, anche semplicemente passeggiando per le vie del paese, si può notare un numero sempre crescente di allogeni di qualsiasi razza, attratti non si sa bene da cosa, dato che il lavoro non è propriamente abbondante. Fatti, persone e circostanze che mi portano ad una conclusione semplice: questo maledetto sistema liberal-capitalistico su base pseudo-democratica è una autentica iattura. Da un lato, infatti, l’economia del libero mercato e del profitto sopra ogni cosa sta mortificando la professionalità di artigiani e piccoli imprenditori, costretti a fare i conti con la concorrenza sleale e a basso costo; dall’altro, la globalità dei flussi migratori e l’idiozia di chi vorrebbe l’integrazione forzata stanno facendo regredire la nostra società all’età della pietra, al bellum omnium contra omnes. Un imbarbarimento degli usi e costumi che rischia di sfociare, (come in parte è già avvenuto), in episodi di violenza sempre più gravi. Traiamo, dunque, un profondo insegnamento da tali indici micro e macro economici, che ci dicono che su questa strada non si può andare avanti, nonché da tutti questi immigrati, (spesso di seconda o terza generazione), che stanno diventando un grosso problema, anziché una “risorsa”, come qualcuno si ostina ancora a sostenere. Facciamolo finché siamo ancora in tempo, finché ci saranno ancora un centro storico da salvare, un dialetto da tutelare, una professionalità da esportare, valori da insegnare ed una comunità umana da valorizzare. Facciamolo, insomma, prima che di tutto questo restino solo rovine; prima che Montegranaro sia solo un dolce e triste ricordo di una fiorente cittadina marchigiana.

Roberto Marzola.


30 commenti:

  1. Gang di marocchini e albanesi???? Dove li hai mai visti??

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  2. Siete buoni sl a spara cazzate

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  3. Fatevi un giro da "Pan di Zucchero" in piazza Mazzini o al campetto dei Tigli nelle ore tarde. Da tempo seguo questa situazione, avendo un fratello di 16 anni che mi racconta da un po' di aver paura di andare in quei luoghi di notte per paura di atti di bullismo compiuti da marocchini e albanesi.

    Per aver riscontro di tutto, basterebbe leggere la stampa locale.

    Da: http://www.agi.it/ancona/notizie/201207061342-cro-ran1008-rissa_furibonda_albanesi_marocchini_a_montegranaro_fm_4_feriti

    "RISSA FURIBONDA ALBANESI-MAROCCHINI A MONTEGRANARO (FM), 4 FERITI"

    Su "Il Resto del Carlino" dell'altro ieri, invece, la notizia delle prostite a Montegranaro.
    Di martedì sera, invece, la notizia dell'ennesimo furto con effrazione avvenuto in zona "Dolcemente".

    Buona lettura.

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  4. Di fare a pugni capita a chiunque e ti posso dire ke sn 20 ke sto in questo paese, frequento queste zone e ti posso dire ke nn mi e mai successo niente quindi evita de di stronzate. X il fatto dei furti dov e scritto ke sn sempre extra comunitari

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    1. Caro Anonima, non è il primo episodio di violenza degli ultimi anni. Ne ricordo, ad esempio, uno clamoroso durante un Veregra Street di qualche anno fa, al Campo dei Tigli, allorché dei marocchini aggredirono una ragazza col passeggino allo scopo di violentarla. Solo l'intervento del fratello, (molto conosciuto in paese), che era lì a pochi passi, e poi quello dei Carabinieri hanno evitato il peggio. Credo sia innegabile che, col passare del tempo, ci sia una escalation di episodi di violenza e molti di questi parlano straniero. Direi che sarebbe ora di avvedersene, anziché lamentarsi quando poi certi episodi ci toccano da vicino...

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  5. E' da sempre prassi ripetitiva e scontata che i giornali ingigantiscano e distorcano la vicenda solo per pubblicizzarsi, non facciamola quindi tragica sul punto degli immigrati, nel nostro paese tale problema ancora non sussiste, si tratta più che altro di bullismo e vandalismo, che del resto è sempre sussistito. Focalizziamoci invece sull'argomento della totale inefficienza dell'amministrazione locale e delle sue presunte competenze. Concordo con la prima parte, ma poi ti perdi nel più totale razzismo e devo dire che hai esagerato parecchio, vorresti forse si mettesse in atto una persecuzione razziale vera e propria da parte della comunità? Lasciamo il lavoro alla pubblica difesa competente. Riguardo l'integrità culturale e tradizionale paesana è compito dell'amministrazione promuoverla e salvaguardarla (la Proloco?), prendiamocela quindi con i veri responsabili della pessima situazione.

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    1. Razzismo? Mah, non mi pare di vederne. Esagerazione? Non sono io ad aver esagerato, ma solo chi certi fatti li ha posti in essere. Come esagera, a mio modesto parere, chi certi episodi fa finta di non vederli o, comunque, ad ignorarne la matrice razziale, che è oltremodo chiara.

      Detto questo, non ho mai parlato di repressione, bensì di prevenzione, che è una cosa ben diversa. E la prevenzione passa anche per un coinvolgimento diretto della cittadinanza, sia nella costruzione di un tessuto sociale robusto, sia nell'emarginazione di soggetti violenti o potenzialmente violenti. Soggetti che, invece, vengono coccolati al bar in piazza... Operazioni, queste, che in tempi di assoluta inefficenza delle istituzioni preposte appaiono assolutamente indispensabili quanto una Proloco, (riguardo la quale sono totalmente d'accordo con quanto scritto da Simone Perticarini sui giornali la scorsa settimana). Anche in quel caso cercheremo di prendercela coi responsabili, tranquillo.

      Saluti.

      Roberto Marzola.

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  6. Fatte danderculo imbecille vai a dirglielo in faccia e poi ridammi risposta. Buoni solo a di cazzate xk nn te mmazzi

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    1. Se mi dici nome e cognome, vengo a dirlo in faccia pure a te, caro il mio Anonimo!

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  7. Ammazzati figlio de puttana!!!! E na vita ke sto si campetti,pan di zucchero e te posso di ke nn sn sl stranieri a rompe le palle kiedilo a Rossella del bar paradise e kiedi gli ki la mandata all ospedale se un italiano o uno stranieri quelli cm te devono morire. Voi e casa pound

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    1. E tu chiedi al Circolo per gli Anziani e al Circolo la Lucciola chi è che andato a far visita, se italiani o stranieri. Anche io sto spesso da Pan di Zucchero, dietro le Mura, al Mastio, al Campo dei Tigli ecc. Nome e cognome lo sai. Saresti così gentile da dirmi ciò che mi hai detto in faccia? Grazie!

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    2. Veni doma su lo caffè e te lo diko.cm fai ha sapere ke so stati stranieri scusa,x caso stavo kn loro???

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    3. *****stavi con loro

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    4. Qualche tempo fa praticamente tutti i giornali hanno dato la notizia dell'arresto di una banda di malviventi, responsabili di diversi furti in paese in abitazione, luoghi di lavoro, auto e quant'altro. Oltre 40.000 € di bottino in due anni. I componenti erano un italiano, (L.V.), e due extracomunitari. Anche io conosco diversi stranieri; alcuni sono anche dei miei amici. Ma ciò non cambia la sostanza delle cose; non cambia che ci sia un vero e proprio problema micro-criminalità, spesso minorile. E prima ce ne avvediamo, meglio è!

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  8. Ma vanne a fa lo dottore ko pardo. Ti hanno mai fatto qualcosa sti minicriminali???? Diko di no quindi invece de Parla tnt strappate Sa fogna!!!!

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    1. A me no; a persone vicinissime a me, (che hanno addirittura sporto denuncia presso i Carabinieri, dato che hanno visto), sì. Stessa dinamica, stessa tipologia di furto. Visto che sai benissimo chi sono, vorrei tanto che mi fermassi per strada per dirmi "figlio di puttana" e "strappate sa fogna". Ok?

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    2. Lo sai ke quelli ke nn se fanno i cazzi loro cm te ke glie succede???? Sta attento parlare di fatti ke nn ti riguardano potrebbe costarti cara caro dottore...okkio x okkio dente x dente

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    3. Io sono stato tutto il week end dietro le mura e non ti sei fatto vivo. Io non so chi sei, altrimenti sarei già venuto. Ti aspetto, quando vuoi.

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    4. Ma perchè qs "anonimo" se la piglia tanto e ci mette tanto fervore in difesa dei "minicriminali", come lui li definisce?
      Non sarà mica che la sua è una difesa interessata?
      Chi sta dalla parte dei criminali, anche se "mini", non è sicuramente una brava e onesta persona e le sue sono parole senza valore.
      Tanta foga sarebbe stata degna di miglior causa, chessò: la difesa delle persone anziane o l'aiuto a chi è stato vittima delle "attenzioni" dei minicriminali, tanto per fare degli esempi.

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    5. Io nella vita ho imparato ke nessuno ti da nnt x nnt e ke voi montegranaresi sete la razza più bastarda ke esiste sulla faccia de la terra nn vedo l ora de vedevve tt morti figli di puttana ma fateve na magnate de cazzi vostri ,xk nn vai a di a quelli hanno preso e glie duci ste cose ti giuro ke te fa a pezzi MONTEGRANARO INFAME!!!!!!

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    6. E io in quasi 30 anni ho capito che non c'è niente di peggio degli ignoranti, dei cacasotto e degli idioti. Tu riesci ad impersonare tutte e tre le doti in un colpo solo, complimenti. E se non ti sta bene Montegranaro, "TE POLI SEMPRE LEA' DA LI COJONI", che tanto non si dispera nessuno, anzi..

      P.S. Ancora non ti sei visto e non ti sei firmato. Solito leone da tastiera?

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    7. Me levo dai ciglioni? Intatti ke me passa a magna mammarie brutto figlio de na mignotta okkio a quello ke dici e ke fai fra xk se se fa vede il leone dopo so cazzi amari x tutti montegranareso infami figli di puttana

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    8. Ma tu pensi che abbia paura di te? Anche ieri sono passato prima in piazza e dietro le mura, con tanto di maglietta nera e non ti sei fatto vedere. Continui a non firmarti. Forse hai paura che io venga da te? E, fidati, se ti pizzico, è meglio se sparisci da Montegranaro

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  9. sarei felice di sapere chi è l'autore di questo blog... come mai al posto di discussioni mirate alla ricerca di soluzioni per i problemi del nostro paese non vengano bannate quelle offensive fra persone anche se personalmente non mi riguardano.. ho ricevuto un'invito, ho subito accettato ritenendo interessante avevere una bacheca dove scambiare opinioni ma... così non mi piace! inoltre... perchè dare la possibilà di scrivere senza identificarsi?
    grazie..

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    1. Meriggi,
      l'autore del blog è descritto a chiare lettere: Roberto Marzola, nato, cresciuto e residente a Montegranaro.
      La informo, inoltre, che questo spazio non è legato al mio (nostro?), paese; vuole piuttosto mettersi idealmente al servizio di una causa precisa e di un'idea precisa, che può piacerle o non piacerle. Ho parlato una volta soltanto di Montegranaro, ritenendolo l'esempio di tante altre possibili realtà italiane, floride una volta ed ora dilaniate dai problemi di cui sopra. Se non le piace tutto questo, può benissimo rivolgere la propria attenzione da altre parti, dato che non l'ho invitata certamente io. Il paese, come ben saprà, pullula di chiacchieroni; personalmente, preferisco dare una mano nei fatti, (non solo con le chiacchiere!), ad una lista civica che ben conoscerà.
      Sulla possibilità, infine, di rispondere in maniera anonima, cosa vuole che le dica? Internet è il mondo della "Spersonalità", (mi faccia passare il termine, la prego). E' sin troppo facile aggirare tutte le misure atte a costringere l'autore di un commento ad identificarsi. Spesso basta inventarsi un nome fittizio ed il gioco è fatto. Se così è, preferisco appellarmi alla coscienza e all'educazione delle persone, perché attraverso le loro parole trapeli lo spessore culturale, umano e morale. Se taluno preferisce insultare o minacciare, per di più in maniera anonima, per quanto mi riguarda ha già detto tutto quello che c'era da dire circa la propria persona. Un bel traguardo, non le pare?

      Saluti,

      Roberto Marzola.

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  10. Tu me pizziki?? Se poko poko te kiappo a te faccio mangia l asfalto figlio de puttana lo gniorante lo vai a fa ko mammeta xk kn me nn attacca fidate!!!!!! Fatte vede e poi te faro vede se so un farfarello o no!!!! Casa poun merda!!!! Svuotate i carceri!!!!!!!!

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    1. 1) Non sono di Casapound
      2) O parli italiano o non ti capisco
      3) Ancora non ti sei firmato
      4) Sono stato tutto il week end dietro le mura ma ancora non
      ti sei visto...

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  11. Quando te pare e do te pare

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    1. Chi sono lo sai; io non so chi sei. T'aspetto oggi pomeriggio alle 15 all'arena estate. Vedi di venire, altrimenti confermi di essere un cacasotto.

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  12. Sono andato, ti ho aspettato quasi un'ora, ma tu non c'eri. Sono andato anche a fare un giro in piazza, dove ho incontrato parecchia gente che conosco e mi sono fermato a parlare. Ma tu non c'eri. Firmare ancora non ti sei firmato.

    Come volevasi dimostrare: sei solo un cacasotto, con cui non vale la pena di perdere tempo. Qualsiasi cosa scriverai non verrà più pubblicata.
    Addio, cacasotto!

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